Dopo circa un anno posto la mia prima ricetta fatta con il mio bambino, il mio lievito madre chiamato Giorgio. Sono così contenta che non appena l'ho sfornata e assaggiata sono dovuta correre qui a scriverne. Giorgio, è ormai attivo da qualche mese, è stato creato con la ricetta del lievito madre di Sara Papa l'inverno scorso per curiosità e per capire se effettivamente sarei riuscita a mantenerlo, e contro ogni previsione adesso è iper attivo!
Da qualche mese a questa parte ho iniziato a panificare più del solito, a studiarmi le tecniche di impasto, la cottura, le pieghe, le farine, e a scoprire un mondo tutto nuovo che mi sta appassionando molto.
Ho fatto diversi esperimenti ma questo è il primo degno di nota, sono conscia che siamo ben lontani dal risultato di un pane perfetto ma io ne sono comunque soddisfatta e voglio condividere questa cosa con voi. Ho la fortuna di avere una mamma che lavora in un molino e che ha la possibilità di portarmi a casa tutti i mix di farine che mi saltano in mente, per questo mi piace molto provare a panificare con farine di cereali diversi rispetto al grano, ma non conoscendo bene tutte le caratteristiche non sempre i risultati sono buoni, questo però nonostante sia un po pesante e non alveolato benissimo trovo che abbia un buonissimo sapore.
200 gr farina di farro
200 gr farina di orzo
200 gr farina 0
400 gr di acqua tiepida
150 gr lievito madre rinfrescato
semi di girasole
sale
olio
Unire da una parte tutte e tre le farine setacciate con il sale e i semi, in un altra ciotola invece sciogliere il lievito madre rinfrescato nell'acqua, una volta sciolto il lievito in acqua unire il mix di farine, semi e sale.
Io ho impastato a mano per cui sono partita in una ciotola e poco dopo mi sono spostata ad impastare su di una spianatoia fino a che l'impasto non è risultato liscio ed omogeneo, allo stesso modo comunque si può usare un'impastatrice con il gancio a K.
Dopo che l'impasto è diventato liscio ed omogeneo io sono passata a dare due giri di pieghe a libro, ho poi lasciato riposare in frigo spento tutta la notte, questa mattina ho dato di nuovo un giro di pieghe e poi ho dato la forma, mio padre ha insistito tanto che alla fine ho deciso di farlo nello stampo della ciambella anche se non è proprio quello ideale per il pane.
L'ho lasciato riposare altre 3 ore, spennellato d'olio e poi ho infornato in forno preriscaldato a 180 gradi per 15 minuti, ho abbassato il forno a 160 e l'ho cotto per altri 35/40 minuti.
Per mantenere una certa umidità nel forno ho posizionato un pentolino di acqua.
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